Investors’ Outlook: Una prospettiva più ampia

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  • Gli investitori hanno analizzato una marea di dettagli nel tentativo di prevedere il futuro. L’inflazione prosegue su una traiettoria discendente, i dati economici indicano una possibile recessione nella seconda metà dell’anno e le probabilità di una politica monetaria più accomodante verso fine anno sono aumentate.
  • Un altro elemento importante che compone il quadro complessivo è la Cina, il motore della crescita mondiale. Gli operatori del mercato stanno monitorando da vicino gli indicatori economici dal Paese e alcuni ne sono forse rimasti delusi. Eppure la ripresa si muove nella giusta direzione e lo slancio di crescita nei mercati emergenti rimane nettamente più solido rispetto ai mercati sviluppati.
  • Riteniamo che le basi che abbiamo costruito ultimamente rappresentino fondamenta solide per sopportare il peso degli ostacoli attuali e abbiamo deciso di non apportare modifiche al posizionamento del portafoglio.
  • I nostri colleghi della Boutique Conviction Equities considerano l’azionario cinese in generale per fare il punto della situazione in un’ottica a lungo termine.

Le iniziative delle banche centrali, l’inflazione e i rischi di recessione attirano l’attenzione degli investitori ormai da diversi mesi. E pur permanendo alcune incertezze, le prospettive future sembrano delinearsi con più chiarezza. È il momento giusto per fare un passo indietro e guardare la situazione da una prospettiva più ampia.

(Solo in inglese)


Il quadro dell’economia raffigura una stabilizzazione dell’irrigidimento monetario e una virata verso un allentamento a fine anno, con inflazione in calo e segnali sempre più chiari di una recessione in arrivo. È esattamente quello che ci aspettavamo.

I pezzi del nostro puzzle sono ora ben incastrati, pertanto non abbiamo apportato modifiche alla nostra asset allocation. Nel complesso non riteniamo sia il momento giusto per esporsi troppo in termini di rischio. Ma a livello di ricerca del rendimento, i mercati emergenti offrono una fonte di crescita che manca ai mercati sviluppati.

Sul fronte geopolitico, i rischi rimangono elevati eppure riteniamo che investire nei mercati emergenti sia inevitabile. Perfino i Paesi del G7, che rappresentano le maggiori economie democratiche del mondo, hanno ammorbidito i toni nei loro rapporti con la Cina, enfatizzando la necessità di ridurre i rischi senza procedere a un decoupling completo. Questa evoluzione riflette il loro tentativo di adottare un approccio più diplomatico all’ascesa della Cina, e l’importanza di quest’ultima per le supply chain globali e l’economia.

Tutti gli occhi sono puntati sugli indicatori economici dalla Cina, il motore di crescita del mondo, e alcuni investitori temono una ripresa post-pandemia evanescente. Anche se l’iniziale impennata che avevamo visto nei mercati immobiliari e nei settori edili del Paese sta già svanendo, riteniamo che il trend a lungo termine sia rialzista, perché la ripresa è trainata dai consumatori. Dunque, anche se la ripresa non si concretizzerà così rapidamente come molti speravano e alcuni mesi saranno più deboli di altri, la Cina si sta muovendo nella giusta direzione trasformandosi in un'economia trainata dai consumi. Sono buone notizie per le aziende europee e statunitensi, enormemente esposte ai consumatori cinesi.

Parlando di propensione alla spesa, in questa edizione dell’Investors’ Outlook leggerete la nostra valutazione del settore dei consumi USA e il motivo per cui riteniamo che si stia indebolendo, con un calo contestuale dell’inflazione. Parliamo inoltre dell’oro e della ragione per cui ha ancora margine di rialzo, oltre che del possibile futuro del dollaro USA. Questo mese i nostri colleghi della Conviction Equities Boutique analizzano la situazione dell'azionario cinese.

Non perdiamo mai di vista il quadro generale. Guardiamo a quello che conta davvero, e vi mostriamo ciò che vediamo.

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